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Case Study: Soluzioni SWI Group per la Gestione delle Acque Meteoriche al Porto di Taranto

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Case Study: Soluzioni SWI Group per la Gestione delle Acque Meteoriche al Porto di Taranto

Il Porto di Taranto si è trovato a fronteggiare una sfida ambientale significativa legata alla gestione delle acque meteoriche, in particolare l'acqua di dilavamento. L'acqua piovana che scorre sulle superfici impermeabili del porto raccoglie inquinanti come oli, grassi, metalli pesanti e particelle solide. Questo flusso, se non adeguatamente trattato, può contaminare il mare e i sedimenti portuali, con impatti negativi sull'ambiente circostante.

SWI Group è stata coinvolta per risolvere questo problema attraverso l'implementazione di una soluzione tecnologica avanzata ed ecosostenibile.

La sfida e la soluzione

L’acqua piovana che scorre sulle superfici del porto raccoglie tutto quello che trova: polveri, oli dai macchinari e altre sostanze inquinanti. Lasciata senza controllo, quest'acqua finirebbe per riversare tutto in mare, con conseguenze disastrose. Era quindi necessario trovare una soluzione efficace e sostenibile.

SWI Group ha proposto un intervento mirato, installando 35 impianti contenenti circa 900 Storm Filters e 35 sistemi SWERM. Ma di cosa si tratta?

StormFilter: un filtro che fa la differenza

Immagina uno di quei filtri che metti in casa per depurare l’acqua. Ora, immagina di applicare lo stesso principio su larga scala per un’intera area portuale. Ecco come funziona lo StormFilter: è un sistema di filtrazione passiva che, senza l’uso di macchinari complessi o sostanze chimiche, pulisce l’acqua piovana trattenendo inquinanti come metalli pesanti e idrocarburi.

Ecco i suoi principali vantaggi:

  • Non servono sostanze chimiche o energia elettrica: funziona solo grazie alla forza di gravità.
  • Può trattare quasi tutta l’acqua piovana, evitando che finisca in mare inquinata.
  • È facile da mantenere, con un sistema di autopulizia che evita che il filtro si intasi.

In poche parole, questo sistema garantisce che le acque del porto, prima di essere scaricate, vengano pulite da tutti quegli inquinanti che altrimenti comprometterebbero l’ambiente marino.

StormFilter

SWERM: la sentinella contro gli sversamenti

Ma SWI Group non si è fermata qui. Per affrontare un altro rischio – quello degli sversamenti accidentali di liquidi – ha installato anche 35 SWERM. Questo sistema intelligente monitora costantemente la qualità dell’acqua, pronto a intervenire in meno di un secondo se rileva qualcosa di anomalo, come uno sversamento di sostanze inquinanti.

I sensori dello SWERM sono così precisi che possono distinguere tra una normale pioggia e un incidente in cui una sostanza pericolosa finisce nella rete fognaria. Il sistema è anche telecontrollato a distanza, permettendo un intervento rapido e sicuro da una sala di controllo centrale.

SWERM

Perché questo intervento è importante?

L’installazione di questi sistemi alPorto di Taranto ha avuto un impatto positivo notevole. Grazie ai filtri StormFilter e al sistema di emergenza SWERM, il porto non solo riduce significativamente il rischio di contaminazione delle acque marine, ma si assicura anche di rispettare gli standard ambientali sempre più stringenti.

Questo intervento ha reso il Porto di Taranto un esempio di come le tecnologie avanzate possano trasformare le infrastrutture in strumenti di protezione ambientale. Un grande passo avanti per la sostenibilità, in un settore, quello portuale, che spesso è sotto i riflettori per i suoi impatti ambientali. Grazie all’uso di soluzioni come StormFilter e SWERM, il porto è ora all’avanguardia nella gestione delle acque piovane.