Pubblicata su Environmental Science and Pollution Research la ricerca sull'impatto delle micro e nanoplastiche nelle acque di dilavamento autostradale, frutto della collaborazione tra SWI Group e l'Università di Ca' Foscari di Venezia
L'Università di Ca' Foscari Venezia, in collaborazione con SWI Group, ha recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Environmental Science and Pollution Research un'importante ricerca sulla presenza e l’impatto delle micro e nanoplastiche (SMP) nelle acque di dilavamento autostradale. Questo risultato rientra nelle attività di ricerca con cui SWI Group intende contribuire alla salvaguardia ambientale, sviluppando soluzioni innovative per la gestione delle acque meteoriche. L'azienda mira a garantire un trattamento efficace e sostenibile delle acque, superando le attuali normative e anticipando le future esigenze in termini di sostenibilità ambientale e rapporto costo-beneficio.
SWI Group: Tecnologie Avanzate per la Gestione delle Acque di Dilavamento Autostradale
Gli impianti tradizionali, come i sistemi di sedimentazione e disoleazione, rispettano gli standard minimi di legge, ma risultano inefficaci nel trattenere particelle di dimensioni inferiori ai 50 µm. Questa limitazione rappresenta una sfida critica per la qualità delle acque e la tutela degli ecosistemi, poiché particelle come microinquinanti e metalli disciolti possono facilmente infiltrarsi nell'ambiente acquatico, con conseguenze potenzialmente gravi. Per affrontare questa problematica, SWI Group ha sviluppato tecnologie avanzate, progettate per una rimozione mirata e sostenibile degli inquinanti emergenti, garantendo un trattamento efficace anche delle particelle più fini e proteggendo così gli ecosistemi acquatici in maniera concreta.
Da oltre vent’anni, SWI Group offre un supporto completo ai propri clienti, che include consulenza legale e ingegneristica, progettazione e gestione di impianti per il trattamento delle acque meteoriche, una necessità sempre più urgente nel contesto della crescente diffusione di micro e nanoplastiche e della loro capacità di infiltrarsi negli ecosistemi acquatici. Le soluzioni avanzate proposte dall’azienda mirano a contrastare questa criticità ambientale, garantendo un’efficace rimozione degli inquinanti emergenti e promuovendo pratiche sostenibili per la protezione dell’ambiente. Le soluzioni sviluppate dall’azienda sono pensate per infrastrutture strategiche come autostrade, porti, aeroporti e siti industriali. Grazie a tecnologie innovative, molte delle quali brevettate, SWI Group conferma il suo impegno costante verso la sostenibilità e l’innovazione tecnologica.
Collaborazione tra SWI Group e Università per una Ricerca Scientifica Sostenibile
La comunità scientifica sta manifestando una crescente preoccupazione per i nuovi pericolosi microinquinanti che contaminano le acque meteoriche, rappresentando un rischio ancora poco esplorato per l’ambiente e la salute umana. Anche SWI Group si impegna attivamente per approfondire la conoscenza di queste problematiche e supportare la ricerca di soluzioni efficaci. Per questo, l’azienda collabora con università italiane e straniere per sostenere scientificamente i propri progetti e promuovere lo scambio di conoscenze.
Una collaborazione particolarmente significativa è quella con l'Università di Ca' Foscari Venezia per un dottorato di ricerca focalizzato sulla quantificazione delle microplastiche nelle acque di dilavamento autostradale. Tra i risultati scientifici di questo dottorato, spicca la pubblicazione dell'articolo "From the highway to receiving water bodies: identification and simultaneous quantification of small microplastics (< 100 μm) on highway stormwater runoff", uscito su Environmental Science and Pollution Research (classificata Q1 nel ranking internazionale delle riviste del settore). Lo studio, frutto di un lavoro triennale, ha affrontato la quantificazione delle micro e nanoplastiche di dimensioni inferiori a 0,5 micrometri presenti nelle acque di dilavamento autostradale.
Microplastiche nelle Acque di Dilavamento: Una Sfida per la Tutela Ambientale
La presenza di micro e nanoplastiche nelle acque di dilavamento autostradale rappresenta una sfida ambientale urgente. Gli impianti tradizionali, come sedimentatori e disoleatori, non riescono a trattenere le SMP, che si infiltrano nell’ecosistema acquatico tramite il dilavamento stradale, provocando bioaccumulo e conseguenze per la catena alimentare. Questi inquinanti derivano principalmente dall’usura degli pneumatici, dalle vernici stradali e dai materiali di costruzione, e si disperdono rapidamente nell’ambiente, con impatti documentati sugli ecosistemi.
La ricerca ha evidenziato dati allarmanti:
- Sono state rilevate 39.813 particelle di micro e nanoplastiche per litro nelle acque di dilavamento autostradale.
- Questo dato si traduce in una dispersione nell’ambiente di circa 30.000.000 di particelle per ogni metro quadro di autostrada ogni anno.
Caso di Studio: Il Passante di Mestre e le Tecnologie di Filtrazione Avanzate
Un importante caso di studio è rappresentato dal Passante di Mestre, un’arteria autostradale gestita dalla Concessionaria Autostradale Veneta e dotata di impianti di trattamento avanzati, progettati da SWI Group. Gli impianti del Passante di Mestre utilizzano la tecnologia Stormfilter®, un sistema di filtrazione passiva brevettato negli Stati Uniti che consente la rimozione efficace di solidi sospesi, nutrienti e metalli, inclusi quelli disciolti.
Questa tecnologia permette di trattare almeno il 90% delle acque di dilavamento, adsorbendo le particelle inquinanti tramite cartucce filtranti appositamente sviluppate, con una miscela di materiali selezionati per massimizzare la rimozione degli inquinanti. Nei tratti autostradali esaminati, la tecnologia Stormfilter® ha dimostrato un’efficienza di rimozione superiore al 60% per le micro e nanoplastiche, un risultato estremamente positivo se si considera l’inefficacia dei separatori idrodinamici tradizionali per particelle di dimensioni inferiori a 70 micron.
Verso Nuove Soluzioni e Normative per la Gestione delle Acque di Dilavamento
La pubblicazione su Environmental Science and Pollution Research rappresenta un ulteriore passo avanti nella comprensione della presenza e degli effetti delle microplastiche e di altri inquinanti non normati nelle acque di dilavamento.
Questi risultati evidenziano l’importanza di investire in tecnologie avanzate e soluzioni sostenibili per proteggere gli ecosistemi acquatici e migliorare la qualità delle acque meteoriche trattate. SWI Group continuerà a investire risorse nella ricerca e nello sviluppo per offrire ai propri clienti soluzioni sempre più efficaci, sostenibili e all’avanguardia. L’impegno dell’azienda è chiaro: affrontare le sfide ambientali più critiche del nostro tempo e anticipare le esigenze future in termini di sostenibilità e protezione dell’ambiente.