Perché le microplastiche sono un problema anche maggiore di quanto si creda comunemente?
L’Imperial College of London ha recentemente pubblicato un articolo intitolato “Tyre wear particles are toxic for us and the environment”, una importante call to action volta a sensibilizzare la comunità scientifica alla pericolosità delle microparticelle generate dall’usura degli pneumatici.
Ogni tipo di pneumatico genera enormi quantità di microparticelle a causa dell’attrito con la superficie stradale. Le dimensioni di questi microscopici pezzettini di pneumatico sono estremamente ridotte, arrivando fino ad essere nano particelle (10-9 m), permettendo l’interazione con le cellule del corpo umano e potenzialmente causando gravi danni a causa degli additivi tossici comunemente usati per la fabbricazione delle ruote (Chang et al., 2020; Knight et al., 2020; Park et al., 2018).
La maggior parte di queste micro e nano particelle viene depositata a lato delle strade dove viene poi raccolta dalle acque di pioggia e/o dispersa in aria. Per prevenire l’inquinamento delle falde acquifere, dei fiumi, mari, laghi ed altri bacini di raccolta è fondamentale un intervento alla fonte del problema. Numerosi studi mostrano l’efficacia dei sistemi di filtraggio delle acque di dilavamento nel ridurre sensibilmente la presenza di questi inquinanti (Aryal et al., 2010; Boogaard et al., 2017; Wagner et al., 2018).
I sistemi di trattamento delle acque di prima pioggia offerti da SWIGroup hanno efficacia scientifica ed empirica nel catturare questo tipo di particelle, oltre ad inquinanti chimici, metalli pesanti e sostanze oleose ed idrocarburi.
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